Prima retrospettiva su Sinibaldo Scorza (1589-1631), affascinate protagonista della pittura genovese ed europea di primo Seicento, all’ “alba del Barocco” quindi, come opportunamente evidenzia il sottotitolo della mostra.
Anna Orlando, specialista riconosciuta a livello internazionale per i suoi studi sulla pittura fiamminga e genovese del Seicento, dopo il successo di “Uomini e Dei” sempre a Palazzo della Meridiana (febbraio – giugno 2017), aggiunge nel sottotitolo altre due annotazioni, “favole e natura”, a focalizzare la capacitĂ di questo maestro di trasporre sulla tela il racconto, partecipato e personale, di situazioni, atmosfere e ambienti. Accanto ai soggetti mitologici, come Circe e Orfeo, vi sono quelli in cui lo Scorza manifesta la propria passione per il mondo vegetale e animale, descritto con una qualitĂ di dettagli che lo avvicina ad Albrecht DĂĽrer, Paul Brill o Jan BrĂĽgel, ossia ai maestri fiamminghi che sappiamo per certo che Scorza vide nelle collezioni genovesi del tempo, studiò e copiò.