Gli scavi clandestini comportano la perdita non solo degli oggetti stessi ma anche del loro contesto stratigrafico, e quindi di tutta una serie di informazioni che sono fondamentali per la conoscenza del mondo antico – evidenzia il curatore della mostra e direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – La questione del possesso incide sull’essenza dell’opera d’arte: possesso e possessione sono pertanto questioni di estetica, intesa come disciplina filosofica, oltre che di legislazione e tutela