Che Guevara tú y todos

Un viaggio immersivo nella vita di una delle icone più leggendarie della storia moderna

Dal 27 marzo al 30 giugno 2025, gli spazi del Museo Civico Archeologico di Bologna si trasformeranno nella sede espositiva di CHE GUEVARA tú y todos, un’esplorazione nella biografia e nell’esistenza di una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario di generazioni: Ernesto Guevara de la Serna, universalmente noto come Che Guevara.

CHE GUEVARA A LAS VILLAS, ESCAMBRAY PRIMA DELLA BATTAGLIA DI SANTA CLARA_1958©Centro de Estudios Che Guevara

Le sale dell’istituzione bolognese ospiteranno una consistente selezione del ricco patrimonio fotografico e documentario mai esposto prima, proveniente dall’archivio del Centros de Estudios Che Guevara dell’Avana. L’esposizione consentirà ai visitatori di immergersi, attraverso supporti digitali e interattivi, nelle fasi cruciali dell’esistenza di Che Guevara, consentendo di coglierne l’aspetto umano, le convinzioni e i rapporti personali. Verranno inquadrati gli avvenimenti storici e geopolitici di un’epoca determinante, che si estende dall’inizio degli anni ’50 alla conclusione degli anni ’60, periodo che ha plasmato il pensiero di molteplici generazioni.
L’iniziativa, concepita e portata a termine da SIMMETRICO Cultura, vede la curatela di Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, accompagnata dalle musiche originali di Andrea Guerra. L’evento nasce dalla collaborazione tra Alma e il Centro de Estudios Che Guevara, il cui archivio ha ottenuto il riconoscimento come patrimonio di interesse Memoria del Mondo” dell’UNESCO nel 2013, con il contributo dell’Università degli Studi di Milano, l’Università IULM e il Settore Musei Civici | Museo Civico Archeologico Bologna, sotto il patrocinio del Comune di Bologna.

L’allestimento ha beneficiato della preziosa collaborazione di Aleida March, consorte di Che Guevara, e del figlio Camilo Guevara, venuto a mancare nel 2022, a cui l’intera esposizione rende omaggio.

Il significato racchiuso nel titolo: tú y todos

La scelta del titolo, tú y todos, richiama un verso carico di emozione tratto da una composizione poetica che Che Guevara dedicò alla moglie Aleida prima di intraprendere il viaggio verso la Bolivia, dove venne catturato e giustiziato il 9 ottobre 1967, in seguito a un estenuante interrogatorio.
Questa denominazione riflette l’essenza dell’esposizione: recuperare una dimensione personale e autentica dell’identità di Ernesto Che Guevara, allontanandola dall’immagine stereotipata del guerrigliero risoluto e impavido, costruita dai mezzi di comunicazione dell’epoca, sia in chiave positiva che negativa a seconda dell’orientamento politico.

L’esposizione svelerà l’individuo, il protagonista politico e le circostanze storiche della sua epoca, mediante una raccolta di oltre 2.000 documenti inediti, comprendenti corrispondenza, annotazioni, diari, scatti fotografici realizzati personalmente, immagini ufficiali e private, manoscritti e filmati dell’epoca.

Un’iniziativa pensata per coinvolgere tutti

CHE GUEVARA tú y todos si propone di raggiungere un pubblico eterogeneo e diversificato, con l’intento di presentare una personalità emblematica e attuale come quella di Che Guevara. L’allestimento colloca il visitatore al centro dell’esperienza, rendendolo protagonista attivo attraverso una metodologia innovativa di divulgazione, mirando a stabilire una connessione emotiva con gli spettatori e stimolando riflessioni su tematiche ancora rilevanti. La visita si trasforma in un’avventura partecipativa, dove il pubblico diventa parte integrante della narrazione.

L’itinerario espositivo

Il percorso si articola in tre dimensioni narrative, ciascuna caratterizzata da specifiche soluzioni multimediali di notevole impatto comunicativo:

  • Il quadro storico e geopolitico
    Il primo piano narrativo, improntato a uno stile giornalistico, proietta immediatamente il visitatore nella cornice geopolitica dell’epoca, fornendo gli strumenti essenziali per comprendere l’ambiente in cui Che Guevara ha sviluppato il suo percorso.
  • La vita e il percorso
    Il secondo livello, incentrato sulla dimensione biografica, svela materiali d’archivio mai esposti che ripercorrono sia gli eventi pubblici che privati dell’esistenza di Che Guevara: dai memorabili interventi pubblici alle sue considerazioni su temi quali l’istruzione, la diplomazia internazionale, i sistemi economici, il valore della rivoluzione e l’aspirazione all'”Uomo Nuovo”.
  • Il lato personale
    Il terzo piano narrativo, di carattere più intimo, si dipana attraverso estratti dei suoi scritti personali, dalle pagine di diario alle missive indirizzate ai familiari e agli amici, fino alle registrazioni mai ascoltate delle liriche composte per la moglie Aleida. Questo segmento porta alla luce le incertezze, le ambivalenze e i pensieri che caratterizzavano l’uomo dietro la leggenda.
Che Guevara con Aleida e i figli Celia, Aleida, Camilo e Ernesto. 1965©Centro de Estudios Che Guevara
  • Un’esperienza immersiva
    L’esposizione prende avvio con una provocazione simbolica per il visitatore: il superamento di una “linea gialla”. Una struttura a pannelli mobili, su cui vengono retroproiettate immagini idealizzate degli anni ’50 – provenienti dal cinema hollywoodiano, dal mondo della moda e dalla pubblicità delle grandi corporation – che si dissolvono all’avvicinarsi degli spettatori, svelando uno scenario alternativo: quello del disagio sociale, delle malattie, delle disparità e dell’oppressione. Con un semplice passo rivediamo lo smarrimento del giovane Ernesto di fronte alle sofferenze degli emarginati durante i suoi viaggi nel continente latinoamericano, prima di diventare “Il Che”.

Al rientro in Argentina, Ernesto annota:

“Il personaggio che ha scritto questi appunti è morto quando è tornato a posare i piedi sulla terra d’Argentina, e colui che li riordina li ripulisce: “io”, non sono io; perlomeno non si tratta dello stesso io interiore. Quel vagare senza meta per la nostra “Maiuscola America” mi ha cambiato più di quanto credessi”.
(Ernesto Guevara in Notas de viaje. 1952)

Oltrepassata questa soglia, il visitatore intraprende un viaggio nell’esistenza di Ernesto Guevara, divenuto “El Che“. Una moltitudine di riflessioni, pagine di diario e corrispondenza permetteranno di esplorare in profondità una delle personalità più sfaccettate e determinanti del XX secolo.

La narrazione si sviluppa seguendo una cronologia arricchita da testimonianze fotografiche, sequenze cinematografiche e registrazioni di interventi pubblici, dal 1959 – “Anno della Liberazione” di Cuba – fino al 1967, l’anno della spedizione in Bolivia, l’ultima impresa.

Che Guevara prima di morire in Bolivia. 1967©Centro de Estudios Che Guevara

Tre installazioni particolari, distribuite lungo il percorso espositivo, consentono ai visitatori di entrare in contatto non solo con il personaggio storico, ma anche con l’uomo, le sue meditazioni e il suo mondo emotivo.

Un epilogo straordinario

L’esposizione culmina in un’installazione multidimensionale, firmata dall’artista statunitense Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art. L’opera, intitolata Che: ritratto di Ernesto Guevara, costituisce una ricostruzione tridimensionale dell’iconico ritratto del Che, capace di metamorfizzarsi nella sua altrettanto celebre firma.

Il direttore artistico e curatore dell’esposizione, Daniele Zambelli, condivide:


“Dopo due anni di lavoro, ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea ‘stramba’: un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell”uomo nuovo’ in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi. Un uomo che sentiva davvero, sul proprio volto, il bruciare dello schiaffo dato dal potere a una moltitudine di uomini e donne privati di speranza e dignità. Dietro l’intellettuale e il rivoluzionario, però, ho scoperto anche la persona: fedele ai propri ideali, certo, ma anche attraversata da dubbi e incertezze. Le sue scelte, talvolta compiute con piena partecipazione, altre volte con sofferenza, sono sempre state una risposta a un imperativo morale di giustizia sociale, un impegno pagato sempre in prima persona.

Possiamo non essere completamente d’accordo con le sue idee o con i metodi adottati, ma resta per me profondo il rispetto per un uomo che non si è mai nascosto con ipocrisia dietro le parole, ma ha dato forma alle sue convinzioni attraverso le azioni, contribuendo a dare voce a chi non ne aveva.

Spero che la mostra permetta al pubblico, soprattutto ai più giovani, di instaurare un proprio dialogo ideale con il personaggio e con quel periodo storico così cruciale. Comprendere meglio il passato è essenziale per interpretare il presente che oggi viviamo”.

INFORMAZIONI UTILI:

TITOLO: CHE GUEVARA tú y todos
PERIODO: Dal 27 marzo al 30 giugno 2025
DOVE: Museo Civico Archeologico – Via dell’Archiginnasio 2, Bologna
ORARI: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 – 18.00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 – 19.00 – (martedì giorno di chiusura)

SITO WEB: www.mostracheguevara.com
BIGLIETTI:
Interi: € 13,00
Ridotto studenti universitari e over 65: € 11,00
Ridotto speciali / Convenzioni: € 10,00
Ridotto per gruppi scolastici e fino a 18 anni: € 7,00
Gratis: fino a 10 anni

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