20 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016 CentroCentro, Madrid
A quasi 150 anni dalla nascita di Wassily Kandinsky (1866-1944), uno tra i più grandi pionieri dell’arte astratta, il CentroCentro di Madrid celebra il suo percorso artistico e spirituale con una mostra che abbraccia quattro decenni di evoluzione della sua arte, dai primi lavori figurativi alla sperimentazione esuberante di astrazione e colore.
Prodotta e organizzata dal CentroCentro di Madrid, dal Centre Pompidou di Parigi e Arthemisia Group, l’esposizione è curata da Angela Lampe – curatrice del Museo nazionale d’arte moderna del Centre Pompidou – come una grande retrospettiva monografica con circa 100 dipinti, disegni e fotografie tratte dalle ricche collezioni del Centre Pompidou. Quasi tutte queste opere meravigliose facevano parte della collezione personale dell’artista e sono state donate dalla vedova dell’artista, Nina.
Folgorato dalla visione di “I covoni” di Claude Monet nella mostra degli Impressionisti a Mosca nel 1896, Kandinsky lascia la carriera universitaria per diventare pittore. Segue il classico cursus degli studi sotto la guida di grandi maestri come Anton AzbĂ© e Franz von Stuck a Monaco e soggiorna dal 1906 al 1907 a Sèvre, vicino a Parigi (Il parco di Saint-Cloud, viale ombreggiato 1906). Sviluppa così il suo pensiero artistico, che abbraccia numerosi campi come la pittura, la musica e il teatro nei quali cerca e difende lo spirituale nell’arte, titolo di un suo saggio fondamentale al quale Kandinsky lavorerĂ dal 1904 al 1911 e all’interno del quale si raccoglie il pensiero kandinschiano.
Le sezioni della mostra seguono i periodi principali della vita del pittore, dagli esordi in Germania agli anni in Russia e in Francia poi, attraverso numerose e fondamentali opere come Old Town (1902), Chanson (1906), Improvisation III (1909), In Grey (1919), Yellow-Red-Blue (1925) e Sky Blue (1940).